Dalla conclusione della mietitura del grano fino alla semina dei secondi raccolti, toccando anche la questione dell’inizio della campagna del mais da ceroso: sono stati tanti gli argomenti affrontati dalla platea di agromeccanici lo scorso 24 luglio in occasione dell’assemblea di Apima Verona (associata a Cai Agromec), la sigla provinciale che riunisce gli operatori del settore della meccanizzazione agricola. In sostanza, i contoterzisti hanno cercato di fare una panoramica dettagliata sullo stato attuale e sulle problematiche della cerealicoltura e della viticoltura provinciale e regionale.

Assemblea, quella veronese, che ha visto anche la nomina dei nuovi rappresentanti dei giovani che parteciperanno ai futuri consigli di amministrazione di Apima Verona: si tratta di Francesco Fossa di Oliosi, agromeccanico specializzato nel settore vitivinicolo, e di Francesco Merlin di Cerea, specialista nella preparazione terreni e raccolta di cereali, entrambi titolari di proprie aziende. Tutti e due sono ritratti nell’immagine qui sotto.

Apima Verona, dopo le nomine i dibattiti. Con la lavorazione superficiale che diventa predominante

Il convegno ha offerto l’occasione anche per confrontare le diverse tecniche applicate dagli agromeccanici sul territorio della provincia di Verona, dalla semina su sodo alla semina con minima lavorazione, solo per fare un paio di esempi. «A tal proposito – commenta il presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina – registriamo un cambiamento importante sulle operazioni colturali. Negli ultimi anni si stanno affermando sempre più diffusamente quelle legate alla lavorazione superficiale del terreno. I nostri imprenditori sono attenti alle richieste dei loro clienti e si stanno tutti attrezzando con macchine e sistemi idonei a soddisfare le necessità dell’imprenditore agricolo. Altro tema di stretta attualità è quello della raccolta del mais ceroso, che oggi rispetto a qualche anno fa è sempre più anticipata, creando così una continuità nell’esercizio delle attività delle macchine da raccolta e di tutto l’indotto».

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A Della Bernardina ha fatto eco Stefano Andreani, direttore di Apima Verona: «Altro aspetto molto importante di cui si è parlato in riunione è l’attività che viene svolta nei vigneti da contoterzisti specializzati in questo ambito. Le richieste di intervento aumentano di anno in anno, in quanto viene riconosciuta l’alta specializzazione degli agromeccanici per garantire all’imprenditore agricolo la produzione di uve di alta qualità». L’assemblea ha poi trattato altri temi, che saranno oggetto di approfondimento in riunioni successive, come l’adeguamento a nuove normative, la ricerca di personale qualificato, i tariffari applicati.

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