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Completata la sua prima fase organizzativa, quella relativa al ricevimento delle domande di partecipazione, la rassegna internazionale dell’EIMA è già entrata nella seconda fase, relativa all’assegnazione degli stand e all’ottimizzazione degli spazi espositivi all’interno del quartiere fieristico.

La rassegna dell’EIMA – che rappresenta uno degli eventi di maggiore prestigio a livello mondiale nel campo della meccanica per l’agricoltura, la cura del verde e le relativa componentistica, e che terrà a Bologna dal 9 al 13 novembre prossimo la sua 42ma edizione – ha infatti bruciato i tempi, avendo ricevuto da parte delle principali industrie costruttrici, nazionali ed internazionali, richieste di partecipazione che virtualmente già impegnano l’intera superficie disponibile. Con sei mesi di anticipo sulla manifestazione, circa il 95 per cento dei 150 mila metri quadrati netti (375 mila lordi) del quartiere fieristico bolognese risulta già coperto, e per alcuni settori sono già state attivate le liste d’attesa.

Inizia ora la complessa fase della “messa in pianta”, con la sistemazione delle aziende espositrici all’interno dei padiglioni, e con l’opera di rifinitura che consentirà un utilizzo il più possibile razionale delle superfici. Per fare posto alle circa 1.900 aziende partecipanti saranno allestiti, oltre ai 18 padiglioni fissi del quartiere fieristico di Bologna, altri 7 padiglioni temporanei, mentre nei piazzali all’aperto verranno attrezzate alcune aree per le prove dimostrative. Con questo livello di partecipazione, e con un pubblico di operatori che nell’edizione scorsa (novembre 2014) ha raggiunto il livello record di 235 mila unità, l’esposizione delle macchine agricole avrà anche quest’anno un impatto molto significativo sulla citta di Bologna, sia in termini economici sia in termini logistici, e questo impegnerà anche le autorità comunali, gli enti e le infrastrutture dei trasporti in un piano di potenziamento dei servizi per i visitatori.

L’aspetto logistico, così come il sistema di accoglienza in fiera, assumono in questa edizione un ruolo ancora più importante, considerando il livello sempre maggiore di internazionalizzazione della stessa. Sul fronte espositivo sono 460 le industrie estere provenienti da 43 Paesi, mentre per quanto riguarda i visitatori si prevede un’affluenza da 140 Nazioni.

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