La prima Assemblea Generale di Federacma (la neonata Federazione Italiana delle Associazioni Nazionali dei Commercianti Macchine e delle ACMA territoriali), svoltasi in videoconferenza lo scorso 27 maggio ha rappresentato il punto di partenza per una ricognizione generale sullo stato dei lavori associativi e per sottolineare il peso atavico che grava sul comparto a causa di alcune problematiche che da anni sono irrisolte. Anche il Ministro Patuanelli, inviando una lettera, ha fatto sentire la sua presenza anche se a distanza, poiché impegnato a Bruxelles nelle importanti trattative in corso per la riforma della PAC.

L’assemblea è stata articolata in due sessioni consecutive, la prima istituzionale e riservata esclusivamente ai soci e la seconda aperta al pubblico e ai giornalisti del settore, in cui sono intervenuti anche politici e Presidenti di alcune associazioni nazionali della filiera agricola.

Federacma, il punto sullo stato dell’arte della revisione dei mezzi. Senza dimenticare il ruolo dell’export

Roberto Rinaldin – presidente pro-tempore della Federazione dopo i consueti saluti d’apertura e i ringraziamenti ai numerosi presenti, alle autorità, ai presidenti delle associazioni della filiera e ai giornalisti, ha letto all’assemblea una comunicazione inviata dal Ministro del Mipaaf Ing. Stefano Patuanelli appositamente redatta per l’Assemblea di Federacma.

Dopo l’apertura dell’evento da parte di Roberto Rinaldin, presidente pro-tempore di Federacma che ha anche letto la lettera del ministero, è intervenuto l’On. Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte della Revisione, sul futuro della meccanizzazione agricola e sul rinnovo del parco macchine vetusto in Italia. “Non possiamo prorogare l’insicurezza a vita!” ha sottolineato Gallinella a proposito della ripetuta esigenza di proroghe delle scadenze della revisione, in assenza di un decreto attuativo che la renderebbe finalmente operativa. “Innovare la meccanizzazione anche grazie alla sostituzione dei trattori obsoleti risulterà più semplice a partire dal lavoro che abbiamo svolto in Parlamento ed al Ministero, con l’elaborazione definitiva del PNRR presentato alla UE” ha aggiunto il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera. “Sono molto interessato alla vostra idea di esportare le macchine marcianti e funzionanti destinate alla rottamazione, nei Paesi in via di sviluppo caratterizzati da un’agricoltura primaria. Certo bisognerà attivare un iter molto complesso e le stiamo tentando tutte per potercela fare” ha concluso.

Federacma

La sfida della sostenibilità del settore primario e il problema del parco veicoli vetusto

Nel suo intervento, Dino Scanavino, Presidente CIA, ha sottolineato come “un parco macchine che ha 27 anni di media non corrisponde agli standard di un Paese civile e non ci consente di affrontare adeguatamente la sfida di un’agricoltura più sostenibile, resiliente e tecnologicamente all’avanguardia.”. “Tuttavia in sessant’anni non ho mai visto un intervento così incisivo, a livello politico, sulla meccanizzazione agricola” ha proseguito il Presidente Scavino “certo ora si tratta di fare un ulteriore passo avanti rendendo il Credito d’Imposta, anche per gli anni futuri, cedibile alle banche, al fine di trasformare l’operazione in reale liquidità per gli agricoltori.”

È seguito l’intervento di Francesco Verrascina, Presidente Copagri, che ha affermato: “La questione della sicurezza del parco macchine agricole italiano non è più procrastinabile! Anche di recente, purtroppo, abbiamo perso due dei nostri associati a causa di un incidente. I 500 milioni di euro previsti dal PNRR per il rinnovo del parco macchine agricole costituiscono un’occasione che non va assolutamente sprecata.”. Il Presidente ha quindi precisato che “non bisogna poi dimenticare che un incremento del numero delle macchine nuove disponibili produrrebbe anche un aumento sul piano della produttività e della qualità delle coltivazioni ed una riduzione delle emissioni. Verrascina ha poi aggiunto: “Trovo scandalosa la scelta di rinviare costantemente la revisione, in particolare se la si vede nell’ottica della sicurezza degli agricoltori. Perché è proprio l’obbligo di revisione che spingerebbe finalmente molti agricoltori a decidersi a rinnovare i propri mezzi più obsoleti e pericolosi”.

Il ruolo degli agromeccanici e lo slancio di UNAGREEN e ASSOGREEN

Di seguito, Gianni Dalla Bernardina, Presidente del CAI, ha esordito dichiarando che: “L’agromeccanico in Italia non ha un ruolo stabilito con chiarezza né formalmente riconosciuto dalle istituzioni: si pone ormai con urgenza la necessità di una definizione di questo ruolo, anche in collaborazione con le altre associazioni della filiera, al fine di poter giungere al giusto inquadramento professionale.

Alessandro Fontana – già Presidente di ASSOGREEN – ha quindi presentato l’accordo di fusione UNAGREEN/ASSOGREEN, dichiarando: “Dopo un lungo periodo di fidanzamento, siamo entusiasti di poter annunciare l’avvenuto matrimonio tra ASSOGREEN e UNAGREEN, l’Unione di FEDERACMA dedicata al settore garden. Poter entrare a fare parte di FEDERACMA è stato un obiettivo davvero importante da conseguire perché consentirà alla nostra associazione di accostare e condividere i nostri interessi e problemi con quelli di altri dealer (come, ad esempio, rivenditori di macchine agricole, ricambisti o officine) dando alle nostre istanze un maggior peso specifico.

Nella parte conclusiva dell’assemblea, il presidente Rinaldin ha ricordato il successo delle collaborazioni che Federacma ha già concluso con importanti partner, per esempio quella con ESSECI srl, per tutto ciò che concerne il supporto alla rete dei dealer Federacma, relativamente alle richieste di finanziamenti con Credito d’Imposta, Bandi ISI-INAIL e Legge Sabatini; o quella con CONFORMGEST spa, che con la garanzia “SICURA!” continua a raccogliere numerose adesioni di importanti commercianti associati Federacma, offrendo anche nuove opportunità sviluppate negli ultimi mesi.

Infine, una particolare attenzione, è stata riservata alla compagnia di assicurazioni UNIPOL, UNIPOLSAI, e UNIPOLRENTAL che nel prossimo futuro ci fornirà le basi per affrontare il primo gradino per un reale inserimento della gran parte dei dealer di macchine agricole nel mondo dei fornitori di servizi finanziari.

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