Immatricolazioni

In occasione dell’ultima edizione di Eima International, gli impietosi dati forniti da FederUnacoma hanno confermato l’inesorabile calo di immatricolazioni. L’andamento sul mercato nazionale, nei primi dieci mesi di quest’anno, ha indicato una flessione dell’1,7 per cento per le trattrici (in ragione di 16.127 macchine immatricolate), un passivo del 25 per cento per le mietitrebbiatrici (314 unità), un saldo negativo anche per le trattrici con pianale di carico denominate motoagricole (meno 2,5 per cento, a fronte di 810 unità) e per i rimorchi (meno 2,4 per cento a fronte di 8.369 unità) confermando il trend recessivo degli ultimi anni.

I dati di immatricolazione aggiornati al mese di novembre ufficializzati sempre da FederUnacoma nel corso di dicembre, evidenziano un ulteriore flessione del mercato. Si registra infatti un calo per le trattrici del 3 per cento (con un numero di unità di poco superiore alle 17 mila), le mietitrebbiatrici si attestano su un calo intorno al 25 per cento, le trattrici con pianale di carico (motoagricole) segnano invece un calo del 4 per cento e i rimorchi del 2,6 per cento.

Cosa dire poi se si porta il confronto su base decennale? Nel 2004 il mercato nazionale assorbiva quasi 33 mila trattrici, un numero che è andato diminuendo costantemente – con decrementi particolarmente pesanti negli anni 2007 (meno 9,8 per cento), 2010 (meno 13,9) e 2012 (meno 17,4) – così da far prevedere a fine 2014 un numero di immatricolazioni non superiore alle 18.700 unità. Tradotto in termini percentuali significa un calo di ben 43 punti. In dodici mesi oggi si vende la stessa quantità di trattori che dieci anni fa si smerciava in soli sette mesi.

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