MA/AG ha da sempre l’obiettivo di aumentare l’efficienza in campo. Un mantra a cui non sfugge nemmeno l’interramento dei liquami. L’obbligo normativo ha infatti portato lo sviluppo di un’ampia gamma di attrezzature dedicate a questo scopo. Non senza “invenzioni” che, spesso, non hanno l’efficienza e l’efficacia necessarie per rispondere alle reali necessità di questa lavorazione. L’esperienza nelle più innovative tecniche agronomiche ha portato MA/AG a sviluppare la gamma IDL. La sigla è l’acronimo di Interratore a Dischi di Liquami con un’offerta che si articola in quattro modelli con larghezze di lavoro fra 2,50 e 6,00 metri di larghezza. Ampiezza di lavoro che viene coperta da 4, 5, 8 e 15 interratori con interassi che spaziano dai 35 ai 74 centimetri a seconda del modello.

La gamma IDL di MA/AG spazia da 2,50 fino a 6,00 metri di larghezza

L’esperienza MA/AG nella gestione dei residui colturali

Alla base della gamma di interratori IDL c’è l’esperienza del costruttore nella gestione dei residui colturali. Con gli IDL di MA/AG è quindi possibile ottimizzare i passaggi e l’efficienza effettuando contemporaneamente la preparazione del letto di semina e l’interramento dei liquami. La tecnologia del costruttore permette di operare sia con carri botte dotati di attacco posteriore, sia con la distribuzione ombelicale. La centralina idraulica regola il funzionamento di un motore che assicura la distribuzione uniforme del liquame. L’assorbimento di potenza è molto contenuto e le geometrie di lavoro degli interratori assicurano la corretta profondità di circa 20 centimetri.

La IDL di MA/AG è adatta sia ai carri botti che agli impianti ombelicali

Prima di interrare

Fondamentali sono, ovviamente, le operazioni superficiali. Il disco di taglio anteriore effettua una apertura che permette all’interratore di scaricare il prodotto. Posteriormente l’attrezzo può essere completato con vari
utensili
che si occupano di coprire il solco creato evitando la dispersione nell’atmosfera tramite evaporazione. Il sistema IDL non interferisce o pregiudica successive lavorazioni anche in presenza di appezzamenti umidi
o argillosi. La minima lavorazione con cui viene creata l’apertura per l’iniezione del liquame crea infatti un effetto “spugna”. Questo accelera
l’assorbimento del prodotto distribuito. Le pareti esterne del solco non vengono lisciate e compresse evitando la formazione di un “canale”
poco permeabile che trattiene il liquame. Con evidenti vantaggi per le successive lavorazioni.

I modelli IDL di MA/AG si distinguono per l'elevata tecnologia maturata in ambito di minima lavorazione

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