Gli aiuti stanziati dal Governo per sostenere le imprese agricole che hanno intenzione di installare pannelli fotovoltaici sui tetti o in prossimità dei locali interni alla proprietà, dovrebbero essere estesi anche ai contoterzisti. A mettere nero su bianco la proposta è stato il presidente di Uncai Aproniano Tassinari in una missiva inviata all’on. Filippo Gallinella, presidente della commissione agricoltura alla Camera, e al relatore, l’on. Raffaele Nevi. In particolare, Tassinari ha chiesto di valutare la possibilità di inserire le imprese agromeccaniche (codice Ateco 01.61 – Attività di supporto alla produzione vegetale) tra i soggetti beneficiari degli aiuti previsti negli articoli 8 e 20 del cosiddetto “Decreto Aiuti”, in cui sono state inserite anche urgenti misure in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali, per alleviare le conseguenze della crisi ucraina.

“I benefici dall’agrisolare ricadano anche sui tetti dei contoterzisti”, ha evidenziato il presidente Uncai in merito alle disposizioni dell’articolo 8. “Gli edifici a uso produttivo dei contoterzisti agromeccanici sono capannoni atti a ospitare macchinari agricoli, e quindi crediamo che, installando sui loro tetti dei pannelli fotovoltaici, si migliori una infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura come richiesto per accedere agli aiuti”. Uncai aveva avanzato una proposta analoga anche in relazione al decreto “Parco Agrisolare” (art. 4).

UNCAI sottolinea anche le conseguenze dei rincari energetici

Circa l’articolo 20 del “Decreto Aiuti” si sottolinea come gli agromeccanici siano importanti acquirenti e utilizzatori di gasolio in agricoltura e come gli agricoltori stiano patendo l’incremento dei costi energetici. In conclusione Uncai ha espresso l’auspicio che la Commissione agricoltura alla Camera, con in testa il presidente Gallinella, condivida il percorso avviato in Senato da Uncai di riconoscimento dei contoterzisti attraverso un Albo professionale che valorizzi la connessione dei servizi agromeccanici, in via esclusiva, con il cliente agricoltore, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la salubrità del raccolto e, in generale, con un’agricoltura responsabile verso la collettività.

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