Fresco finalista in lizza per il titolo di Tractor of the Year 2022 l’Optum 300 Cvx Afs Connect si presenta al mercato in qualità di fiore all’occhiello della produzione Case IH soprattutto dal punto di vista del comfort e della connettività, i nuovi must in era 4.0. Grazie a un evento organizzato ad hoc per la giuria del Toty, abbiamo avuto la possibilità di una prima presa di contatto con la macchina presso lo stabilimento austriaco di San Valentin.

La gamma Optum non ha bisogno di presentazioni (tre modelli da 272, 288 e 313 cavalli di potenza massima e trasmissione continua Cvx), nata nel 2017 su misura per i moderni agricoltori e i contoterzisti europei a caccia di trattori d’alta potenza con dimensioni più compatte e pesi più contenuti rispetto ai tradizionali over 300.

Case IH è stata sicuramente pioniera in questo segmento, ormai presenziato da tutti i big player, e lo è ancora nel rendere la macchina una vera e propria centrale operativa intelligente connessa 24 ore su 24 e in grado di trasferire e ricevere dati dal portale di gestione online. Il tutto grazie anche alla nuova cabina completamente riprogettata nell’interfaccia macchina/ utente, ma non solo, per supportare appieno le potenzialità delle tecnologie agricole intelligenti. La prova corredata dai grafici tecnici, di rendimento e dal confronto con gli altri trattori della stessa categoria, è disponibile sul numero di ottobre della rivista Trattori, sfogliabile online.

Case Optum 300 Cvx Afs Connect, la meccanica. Un over 300 cavalli con un rapporto peso potenza praticamente imbattibile

Come già accennato le principali new entry del nuovo Optum riguardano la cabina e le dotazioni intelligenti, per il resto la macchina non differisce per look, pesi e dimensioni dalla versione Stage V. Ecco che sotto il cofano è dunque confermato il 6 cilindri FPT Nef da 6,7 litri Stage V, identico nel layout al precedente modello Stage IV, e quindi con gli stessi ingombri, ma con testata, pistoni e turbo riprogettati per ridurre il consumo d’olio e migliorare le prestazioni e l’efficienza di combustione senza incrementare le temperature.

Non è stato quindi necessario modificare il sistema di raffreddamento e gli intervalli di manutenzione passano da 600 a 750 ore. Nessuna complicazione neanche per il sistema di trattamento dei gas di scarico, che non prevede DPF e quindi nessun processo di rigenerazione o manutenzione di sorta.

Il suo comportamento in campo lo conosciamo bene essendo uno dei più utilizzati in campo agricolo non solo su trattori del gruppo CNH. Sviluppa dunque i suoi 313 cavalli di potenza massima senza alcun affanno dialogando perfettamente con la trasmissione a variazione continua CVX Drive. Anche quest’ultima ricalca le caratteristiche dell’unità già in dotazione alle versioni precedenti con quattro punti di presa diretta del moto posizionati per corrispondere alle velocità operative più frequentemente usate in campo e nei trasporti.

Facilità e comfort di utilizzo

Sfrutta una doppia frizione per effettuare i cambi di gamma con fluidità e senza interruzione di coppia consentendo di viaggiare da zero a 40 all’ora senza soluzione di continuità. Gestibile tramite la nuova leva sul bracciolo con la quale si può facilmente impostare la velocità massima raggiungibile, può funzionare secondo 4 modalità: Auto, Cruise, Manuale e Pto. In modalità Auto l’Optum si manovra come uno scooter, sarà infatti il sistema elettronico a regolare sempre automaticamente la risposta giusta al variare del carico del carico per mantenere alta la produttività e bassi i consumi.

Si apprezza particolarmente la funzione antiarretramento che consente di fermarsi e ripartire usando solo l’acceleratore, anche in pendenza e in presenza di un carico pesante, senza bisogno di usare la frizione o i freni. Importante segnalare che anche per la trasmissione, come per il motore, gli intervalli di manutenzione sono stati prolungati e l’olio va sostituito solo ogni 1.500 ore.

Bene anche il comfort col ponte anteriore derivato da quello dei Magnum con sospensioni autoregolanti costituite da due accomulatori e due cilindri con escursione verticale di 110 millimetri e 8 gradi di oscillazione.

La macchina testata in queste pagine montava l’impianto idraulico con pompa load sensing ad alta portata da 220 litri al minuto che permette di gestire senza sforzo sia il sollevatore posteriore da 11.058 chili, sia quello anteriore da 5.850. La Pto posteriore a quattro velocità è dotata di serie di selezione elettronica della velocità, con funzione di deselezione dle freno programmabile nel sistema di controllo della sequenza di svolta a fondo campo.

La nuova serie Optum è equipaggiata con la versione Stage V del 6 cilindri FPT N67, riprogettato per migliorare le prestazioni senza modifiche al layout rispetto al precedente Stage IV. Il sistema di trattamento dei gas di scarico è l’HI-eSCR2, costituito da tre elementi fondamentali: il catalizzatore ossidativo Doc, il sistema di riduzione catalitica selettiva con iniezione di AdBlue e il catalizzatore di Clean-up (CUC).

Il motore Fpt Nef N67 Ent

Case Optum 300, la cabina: tutto nuovo a bordo

Più spazio e interfaccia macchina utente rinnovata, dal bracciolo ai monitor L’abitacolo rappresenta il vero upgrade degli Optum Afs Connect. Innanzitutto aumentano le dimensioni del 7,5 per cento in termini volumetrici, così come la visibilità con l’11 per cento di superficie vetrata in più.

La riprogettazione ha ulteriormente migliorato l’insonorizzazione (Case IH dichiara un livello fonometrico interno di soli 66 dBA) e la visibilità anteriore e posteriore sul sollevatore e su eventuali attrezzi accoppiati. Tra le new entry anche un vano portaoggetti da 30 litri dietro il sedile per riporre gli oggetto, un vano refrigerato da 12 litri di capacità per bibite e cibo e un vano coperto dietro il sedile passeggero con presa di ricarica USB e presa di corrente di rete.

Telecamere e nuovi pacchetti luci di lavoro e circolazione a LED, comprendenti fino a 24 luci consente di tenere sotto controllo giorno e notte ciò che avviene nell’area di lavoro e attorno alla macchina. Una volta a bordo balza subito all’occhio il nuovo bracciolo Multicontroller sui cui spicca la leva multifunzione ricca di tasti configurabili a piacere oltre a quelli standard che sovrintendono le principali funzioni idrauliche e della trasmissione (più la guida satellitare).

Nuovi anche il monitor touchscreen AFS Pro 1200, più grande e con maggiori funzionalità, e il display formato tablet sul montante anteriore destro per la lettura delle informazioni su motore e trasmissione. Attraverso il monitor gli utenti possono accedere alle funzioni telematiche offerte dal pacchetto Afs Connect, tecnologia già collaudata sui trattori Case IH Magnum, Steiger e Quadtrac. La sigla AFS Connect celebra gli importanti upgrade sul fronte della connettività e dei sistemi di smart farming integrati.

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