Costi di produzione schizzati alle stelle, questione delle quote latte mai risolta nonostante i pronunciamenti della Corte di Giustizia UE, allevamenti a rischio chiusura: erano questi i punti che nel “lontano” 1997 avevano spinto centinaia di allevatori a scendere in strada in Lombardia con i trattori per protestare e far sentire la loro voce a una classe politica che pareva sorda ai loro appelli. E, 26 anni dopo, quelli stessi punti sono alla base della nuova manifestazione organizzata dagli agricoltori lombardi per protestare contro una situazione che si preannuncia esplosiva.

Latte, la polveriera Italia

In conseguenza della crisi energetica del 2022 a cui si sono affiancate le problematiche legate alla siccità e all’aumento dei costi di quasi tutti i principali prodotti usati in agricoltura e in zootecnia (dai concimi ai fitosanitari), in Italia sarebbero a rischio fallimento quasi una stalla da latte su dieci, praticamente l’8% dell’intero comparto (in base ai dati forniti Coldiretti). Una situazione critica che ha portato Copagri Lombardia e Apl (Associazione Produttori Latte) Pianura Padana ad annunciare un corteo di protesta di centinaia di trattori che, dalle campagne a est di Milano, si è diretto verso la zona di Linate, non lontano dall’aeroporto meneghino.

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Gli allevatori del Centro-Nord Italia, riunitisi a bordo dei loro trattori intorno alle 9 di mattina del 16 gennaio nei pressi del Santuario di Caravaggio, hanno formato un lungo corteo, diretto proprio verso la periferia est di Milano, tra l’Idroscalo e l’Aeroporto di Linate. La circolazione, a causa dell’andamento dei trattori, ha registrato qualche disagio nei pressi del comune di Arzago e, a tratti, sulla Strada Rivoltana che porta a Milano. La viabilità lombarda, tra l’altro, era già in affanno a causa della chiusura di un tratto dell’autostrada A4 (tra i caselli di Seriate e Cavenago) in conseguenza di un violento incidente che aveva coinvolto nelle prime ore della mattina quattro veicoli pesanti.

In Lombardia a rischio una stalla su tre

Dopo la manifestazione all’Idroscalo, un corteo di trattori proseguirà in centro città fino alla sede della Prefettura di Milano, come atto dimostrativo delle difficoltà che hanno investito il settore. In base a quanto riferito da Roberto Cavaliere, presidente di Copagri e tra gli organizzatori della manifestazione, l’attuale situazione potrebbe far scomparire più di un terzo degli allevamenti lombardi. Ne deriverebbe una perdita produttiva di oltre 12-15 milioni di quintali di latte, pari al 10% circa della produzione nazionale, con conseguenze nefaste sull’indotto, sull’agroalimentare e il tessuto produttivo italiano.

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