Si chiama ‘restoincampo‘ ed è un’altra interessante app per fronteggiare il fabbisogno di manodopera scaturito dall’emergenza Covid-19. Sviluppata da Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) è scaricabile gratuitamente per dispositivi Android (Google Play) o iOS (App Store) in 5 lingue (italiano, inglese, francese, rumeno e punjabi).

L’applicazione consente alle aziende agricole di inserire le proprie offerte di lavoro, aggiungere le posizioni lavorative ricercate, ricercare lavoratori disponibili, visualizzare le candidature ricevute e contattare il lavoratore e ai lavoratori agricoli in cerca di occupazione di inserire le competenze e la disponibilità, cercare un’offerta di lavoro e inviare la propria candidatura.

Restoincampo

Restoincampo. Una nuova opportunità per imprese e lavoratori

I lavoratori e le aziende già registrati a MyANPAL potranno accedere all’app inserendo le proprie credenziali. Per il direttore generale dell’Agenzia, Paola Nicastro, «l’app restoincampo è una grande opportunità per sostenere le imprese e i lavoratori autonomi del settore, duramente colpiti dalla crisi derivante dall’emergenza sanitaria e chiamati a fronteggiare una stagione cruciale per i propri cicli produttivi».

«L’app è pensata in modo agile, intuitivo e semplificato per rispondere efficacemente alle esigenze di lavoratori e aziende agricole. È uno strumento di supporto anche per i lavoratori immigrati che prestano manodopera in agricoltura, con l’obiettivo di sottrarli allo sfruttamento del caporalato e con l’ambizione di renderli autonomi nell’offerta delle proprie disponibilità a lavorare», spiega ancora Nicastro.

La versione 2.0 di restoincampo è oggi completamente integrata con il sistema Dol (Domanda e offerta di lavoro), accessibile da MyANPAL anche agli operatori dei centri per l’impiego e a tutti i soggetti accreditati all’intermediazione del mercato del lavoro, inclusi gli enti bilaterali dell’agricoltura se iscritti all’Albo di Anpal.

In primo piano

Articoli correlati

Black Shire RC3075, il robot cingolato

C’è frenesia nel mondo della robotica agricola: lo rimarca un nuovo cingolato compatto prodotto dalla cuneese Black Shire. Un mezzo portattrezzi da 75 cavalli, adatto per operare su terreni e pendenze complesse, controllabile da remoto. Ma che opera anche in autonomia