Un argomento di estrema attualità quello dell’albo dei contoterzisti e degli operatori agromeccanici per dare un pieno inquadramento professionale a una categoria strategica per gli asset nazionali. Proposto prima dall’associazione di settore e poi portato anche sul tavolo di confronto con il ministro delle Politiche Agricole Patuanelli. E ora il rilancio: CAI e Coldiretti tornano sull’argomento sottolineando l’importanza di un albo che promuova la professionalità degli operatori agromeccanici, la loro adesione a regole deontologiche chiare e che sia da supporto alle imprese agricole che si avvalgono del loro lavoro. Per iniziativa della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani e di Coldiretti nasce uno strumento che va incontro alle esigenze di informazione e trasparenza del mercato dei servizi dei cosiddetti “contoterzisti agricoli”.

Albo contoterzisti, un provvedimento urgente per CAI e Coldiretti

“Non è più possibile procrastinare l’inquadramento dell’imprenditore agromeccanico in ambito agricolo”: con queste parole il presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CAI) Gianni Dalla Bernardina presenta il tavolo che individuerà i criteri e le regole per definire quella che rappresenta una delle attività cardine dell’agricoltura Italiana. “In attesa che il legislatore attribuisca alla categoria la veste giuridica che riteniamo le spetti – prosegue Dalla Bernardina – creiamo un Albo che favorisce l’avvento dell’agricoltura di precisione, la digitalizzazione, l’innovazione e di cogliere le opportunità previste dell’agricoltura 4.0. Con noi in questo percorso ci sarà Coldiretti, con la quale stiamo creando l’Albo che poggerà su di un codice etico ed uno tecnico, pubblico e di facile consultazione che soddisfi le esigenze dell’agricoltura, intesa come progresso del comparto tutto”.

“Serve trasparenza nello svolgimento di una attività diventata centrale per lo sviluppo e l’innovazione nelle campagne italiane”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza della collaborazione avviata per contribuire allo sviluppo di una agricoltura sempre più tracciabile e sostenibile, in linea con le sfide tracciate dall’Italia e dall’UE per i prossimi anni.

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