L’entusiasmo con cui la Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti), la più importante associazione agricola italiana, ha accolto la firma del decreto con cui il MiPAAF ha stanziato ben 1,2 mld € a favore dei Contratti di filiera, tassello fondamentale per le politiche agroindustriali del nostro Paese, è realmente palpabile. “È un’ottima notizia la firma del decreto sui Contratti di filiera da 1,2 miliardi di euro di risorse del Pnrr”, commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare il Ministro Patuanelli per “la volontà di investire su uno strumento fondamentale per migliorare i rapporti nel mondo agroalimentare”.

“I contratti di filiera sono un tassello in più per l’equa distribuzione del valore lungo la filiera – continua Prandini – e per tutelare il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali. Coldiretti lavora da anni su questo, anche insieme a Filiera Italia, e siamo pronti a presentare progetti operativi per utilizzare al meglio queste risorse”.

“Dalla zootecnia al vino, dal grano alla frutta secca, dall’olio all’ortofrutta – spiega il presidente della Coldiretti -, sono solo alcuni dei settori dove stiamo progettando investimenti di sistema per il 100% italiano. Dobbiamo puntare ancora di più su qualità, sostenibilità, innovazione e ricerca per rafforzare ancora il Made in Italy sui mercati esteri”.

Contratti di filiera, una boccata d’ossigeno dal MiPAAF. E Coldiretti approva

Dei 1,2 mld € stanziati, 350 milioni saranno utilizzati per lo scorrimento delle graduatorie del IV bando e 850 milioni per il V bando. Come aveva sottolineato il MiPAAF nella nota a a commento del decreto, gli interventi ammissibili alle agevolazioni riguardano, in particolare, gli investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, nella promozione dei prodotti agricoli e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo. Il tutto in linea con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, per diverse tipologie di investimenti.

I progetti finanziabili possono avere un volume di investimenti da 4 a 50 milioni di euro. Come ribadito dalla stessa Coldiretti, le spese ammissibili comprendono gli investimenti per la produzione primaria, per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per la promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, ricerca e sperimentazione.

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