Gli sviluppi nel campo dell’elettrificazione e dell’automazione dei macchinari agricoli da parte di John Deere prosegue a gonfie vele. Infatti, dopo gli annunci che hanno visto protagonista il modello di punta 8R, declinato prima in versione autonoma al CES 2022 di Las Vegas e poi in una versione con trasmissione elettrica eAutoPower, il Cervo ha appena svelato la seconda parte del progetto tedesco GridCON finalizzato all’abbattimento delle emissioni in campo agricolo. Un progetto già tre anni fa aveva visto protagonisti alcuni prototipi autonomi alimentati con cavi lunghi centinaia di metri, avvolti in una bobina installata direttamente sul mezzo.

Questa volta ad essere centrale non è un mezzo dotato di fili, bensì un trattore pesante elettrico e autonomo, il Sesam 2 (Sustainable Energy Supply for Agricultural Machinery). Il prototipo del nuovo mezzo pesante, di John Deere, finanziato con fondi pubblici, oltre ad essere già pronto all’uso (come si può constatare nel video in fondo all’articolo), è alimentato da un pacco batterie estremamente potente e capiente, da ben 1.000 kWh. Dal canto suo, il sistema propulsivo elettrico è in grado di sprigionare 500 kW, ovvero 680 cv di potenza. Si tratta di un incremento notevole rispetto alla prima versione del Sesam del 2016, che aveva un pacco batterie da 130 kWh e due motori elettrici che insieme producevano 300 kW di potenza (poco più di 400 cv)

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John Deere, una cabina rivoluzionaria per il Sesam 2

Un’altra grande novità della seconda parte del progetto GridCON è rappresentata dalla cabina. Infatti, anche se il trattore risulta essere completamente autonomo nelle lavorazioni sul campo, e quindi non necessita di operatori, per le fasi più delicate di manovra nei piazzali aziendali o nel trasporto su strada, John Deere ha aggiunto la possibilità di agganciare una cabina dedicata sul caricatore frontale, permettendo così al veicolo di essere manovrato manualmente. Le combinazioni, ovviamente, sono molteplici: nulla vieta, infatti, all’operatore di guidare il Sesam 2 per tutta la durate delle lavorazioni sul campo.

Ma le novità non sono finite qui. Sì, perché il nuovo mezzo elettrico/autonomo di John Deere, grazie alla comunicazione wireless tra le sue componenti, permette anche di sganciare la cabina sul campo, per far sì che possa essere utilizzata come vera e propria centrale operativa itinerante, dando la possibilità all’operatore di controllare l’andamento delle lavorazioni in ogni momento. La ciliegina sulla torta? La possibilità per i trattori di questo tipo di lavorare in modalità “sciame”, ovvero di interconnettersi tra loro per lavorare sullo stesso campo, massimizzando così l’operatività e l’efficacia delle strumentazioni disponibili.

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