Le campagne del lodigiano continuano a essere funestate da furti di mezzi agricoli. L’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 maggio in una cascina di Pieve Fissiraga, nella zona sud della provincia di Lodi. Col favore delle tenebre, i ladri hanno portato a termine il colpo in pochissimo tempo, andando praticamente a colpo sicuro, probabilmente dopo aver monitorato in precedenza i movimenti delle persone che lavoravano nell’azienda agricola. Ad essere sottratto un Case IH a cui era agganciato un rimorchio a botte. Ingenti i danni: il valore complessivo del mezzo agricolo e dell’attrezzo superava i 30mila euro.

Per fortuna, grazie al tam-tam che è scaturito tra agricoltori, sigle agricole e forze dell’ordine, trattore e botte sono stati ritrovati il giorno dopo all’interno di una cascina nei campi di Salerano, comune situato pochi chilometri a nord di Pieve Fissiraga. Ma non tutti sono così fortunati: in tanti casi i mezzi agricoli rubati, o vengono disassemblati poco dopo il furto per rivenderne le parti sul mercato nero, o prendono subito la via per l’Est Europa, una delle zone di riferimento per questa tipologia di traffici, stando alle testimonianze delle forze dell’ordine. Tutttavia, quello di Pieve Fissiraga è soltanto l’ultimo di una lunga serie di furti che hanno colpito la Bassa Lodigiana, dal comune di Castiraga Vidardo fino a quello di Borgo San Giovanni, giusto per citarne alcuni. Ma la lista è davvero lunga.

Lodi, non cessano i furti di trattori. Confagricoltura scende in campo

La situazione è allarmante: questi furti, combinati alle difficoltà che hanno investito il settore (tra siccità, aumento dei costi e, ora, nubifragi), stanno mettendo in ginocchio numerose aziende proprio ora, nel momento critico delle semine in campo. Tanto da spingere Confagricoltura a intervenire direttamente, sollecitando un intervento deciso delle forze dell’ordine, con cui la collaborazione resta proficua. “Stiamo collaborando con carabinieri della compagnia di Lodi, forze dell’ordine e Prefettura, affinché si capisca se, alle spalle di queste razzie, ci sono organizzazioni criminali e si interrompano i danni” ha detto Francesco Pacchiarini, presidente di Confagricoltura Milano-Lodi-Monza Brianza

Gli ha fatto eco Rosario Giacometti, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Lodi. “Stiamo lavorando insieme a Confagricoltura per ottenere risultati efficaci, sia sul fronte della repressione, sia su quello della prevenzione del fenomeno. Possiamo dire che circa la metà dei mezzi rubati viene generalmente ritrovata, dopo alcuni giorni, o mesi, sia perché gli autori non riescono a mandare a buon fine la vendita e abbandonano la refurtiva, sia perché i veicoli e gli strumenti sottratti sono dotati di GPS e quindi rintracciabili. Nel mirino, infatti, finiscono spesso veicoli e attrezzature con una tecnologia poco avanzata, impossibili da localizzare”. Restano fondamentali, ha poi proseguito Giacometti, le azioni di prevenzione da parte degli agricoltori tra cui spicca, per esempio, la possibilità di collegare direttamente i dispostivi aziendali alla centrale operativa del 112.

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