Quello appena passato è un anno che sicuramente rimarrà impresso nella memoria comune per la sequela di difficoltà e di sfide che hanno investito il mondo economico e produttivo intero. Tra le compagini più colpite c’è anche quella del settore primario, su cui ha pesato moltissimo il calo della domanda enogastronomica provocata dalla pandemia di Covid-19. Ed è proprio per mitigare la crisi che ha investito anche il mondo dell’agricoltura che il Governo, nella Legge di Bilancio 2021, ha stanziato risorse che sfiorano i 200 milioni di euro.

Di fatto una boccata d’ossigeno per tutta la categoria degli agricoltori, che potrà essere spesa in primis dei settori ortofrutticolo, olivico-oleario, vitivinicolo e brassicolo, tra i più colpiti non solo dall’ondata pandemica, ma anche dagli eventi climatici estremi che hanno imperversato senza soluzione di continuità durante tutto il 2020.

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Agricoltura, già stabiliti gli obiettivi del 2021

Perciò, per quanto concerne il settore agroalimentare, determinati obiettivi di spesa sono stati già stabiliti nel testo della Manovra, come ad esempio per i 10 milioni per lo stoccaggio dei vini sfusi DOC DOCG e IGT certificati o atti a divenire tali o per il Fondo suinicolo, dotato di 10 milioni di euro e finalizzato alla realizzazione di progetti per migliorare la misurabilità e l’accrescimento delle condizioni di sostenibilità delle aziende zootecniche, di produzione e trasformazione della carne.

Per le ulteriori somme a disposizione del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” sarà necessario provvedere a successive indicazioni di spesa da parte del Ministero delle Politiche Agricole. Il Movimento 5 Stelle, partito di maggioranza tra le componente del secondo Governo Conte, ha quindi stilato una serie di proposte per sensibilizzare i dicasteri competenti affinché le risorse vengano spese nel migliore modo possibile.

Le proposte dei pentastellati per il settore agricolo

È importante comprendere come spendere i 150 milioni di euro previsti per il 2021 – dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Per questo, attraverso diversi ordini del giorno accolti dal Governo Conte, abbiamo indicato le priorità di intervento affinché si possa incidere in maniera determinante su quelle filiere che maggiormente hanno subito il contraccolpo delle conseguenze economiche legate alla crisi pandemica da Covid-19 e che, magari, non hanno ancora ottenuto il sostegno necessario a fronteggiare questa drammatica situazione”.

“Penso, innanzituttoprosegue Gagnarlial settore ortofrutticolo, sia dal punto di vista della tutela e promozione del prodotto sia relativamente al sostegno economico alle imprese, o al settore olivicolo-oleario che necessita di una strategia di rilancio non più procrastinabile. A questi si sommano due comparti che, con la chiusura del canale Ho.re.ca, hanno subito ingenti perdite: il vitivinicolo e la birra artigianale”.

Il ruolo fondamentale dell’agricoltura. Ma non vanno dimenticati  gli allevamenti

“Anche lo stanziamento per il settore suinicolo rischia di non essere adeguato ed è, pertanto, necessario intervenire sostenendo attività di promozione nei confronti del consumatore finale, valorizzazione delle produzioni nazionali e adeguamento delle imprese alle nuove dinamiche di mercato e di commercializzazione – prosegue la deputata – Ringrazio il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate (M5S), con cui abbiamo lavorato per sostenere le cosiddette filiere minori prevedendo un fondo ad hoc con una dotazione da 10 milioni di euro”.

“Proseguiremo il lavoro di supporto parlamentare all’attività governativa per meglio spendere le risorse a disposizione affinché si punta a misure che sappiano davvero creare quel valore aggiunto in grado di rendere competitive ed innovative le nostre imprese agroalimentari sui mercati internazionali”.

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