Dopo la chiusura temporanea legata all’emergenza Coronavirus, gli stabilimenti dei costruttori di trattori e macchine agricole si rimettono finalmente in moto. Per le realtà produttive dislocate sul territorio italiano, la ripresa ufficiale è schedulata per lunedì 4 maggio, ma in verità già nel corso dell’ultima settimana di aprile alcuni reparti hanno acceso i motori adottando accorgimenti e protocolli interni a tutela della della salute e della sicurezza dei dipendenti e partner.

Stabilimento Argo Tractors - Landini

Il primo costruttore italiano ad annunciare la ripartenza è stato Argo Tractors, mentre a livello europeo i big che hanno rotto gli indugi sono stati Fendt e Claas. A cascata, si presume che tutti i principali brand sia di trattori sia di attrezzature agricole ufficializzeranno la ripresa delle attività nei propri diversi stabilimenti grazie anche al riavvio delle forniture di componentistica.

La meccanizzazione agricola entra nella ‘Fase 2’

La ripartenza è contrassegnata da una serie di provvedimenti studiati nelle scorse settimane per prevenire il contagio negli ambienti di lavoro. Oltre alla sanificazione degli ambienti e all’impiego di dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine, in diversi ambiti è stato rimodulato anche lo schema dei turni nelle linee di assemblaggio.

Secondo quanto dichiarato dai costruttori, la ‘Fase 2’ sarà effettivamente un periodo di passaggio. In molti uffici continuerà ad essere seguita una politica di smart working; le attività di marketing e le trasferte saranno ridotte al minimo indispensabile.

Stabilimento Claas

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