Dopo mesi di preparativi e di accordi, il progetto Agritech UE è finalmente giunto ai nastri di partenza. Con un budget di circa 3,5 milioni di euro e co-finanziato al 50% nell’ambito del programma Digital Europe, prenderà il nome di “Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile”. A guidare lo sviluppo e le attività di ricerca sarà l’Università di Pisa per il tramite del professore Gianluca Brunori, che è il coordinatore del gruppo, in cui figurano il consorzio universitario QUINN, il CNR-ISTI, l’Università di Macerata, le Università di Gent, di Atene, di Almeria, di Montpellier, ed alcune imprese specializzate nell’agricoltura 4.0

Agritech UE, la formazione al centro

L’obiettivo di Agritech è sviluppare moduli didattici che costruiscano competenze di alto livello nell’ambito della digitalizzazione per l’agricoltura sostenibile, con una particolare enfasi sui principi dell’agroecologia e dell’innovazione responsabile. Verranno affrontati tra gli altri i temi dell’agricoltura di precisione, dell’uso di droni a scopo di monitoraggio, della gestione dei dati aziendali, dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, dell’automazione delle operazioni agricole, della digitalizzazione della tracciabilità di filiera. Per ciascuno di questi temi si analizzeranno anche le implicazioni socio-economiche (compresi i rischi e le conseguenze inattese) e legali. I corsi saranno basati su programmi interdisciplinari in grado di unire le competenze tecnologiche, agronomiche, e socio-economiche.

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